Di spumante si parla sin dall’antichità. Plinio narra che gli imperatori romani gradivano moltissimo i vini frizzanti con la spuma. Ovviamente doveva trattarsi di vini che spumeggiavano blandamente, perché è difficile pensare che si potesse ottenere la forte pressione di un vero spumante moderno in recipienti di legno o terracotta. A fine ‘500 il Bacci, tra le numerosissime notizie su usi e costumi del vino segnalava che alcuni “lanciant gustui linguam”, dove “lanciant” (punzecchiano), fa capire come questi vini dovessero “frizzare”. Sempre in quei tempi cominciò a diffondersi l’uso del tappo in sughero come mezzo di chiusura delle bottiglie. Fu grazie a questo nuovo tappo, che nell’ultimo scorcio del ‘600 il frate Dom Perignon ideò un metodo, consistente nel fermentare due volte il vino, che fece nascere il primo vero spumante della storia: lo Champagne. La produzione di vini con le bollicine si estese dalla Francia alla Germania, e arrivò in Italia solo verso il 1865, per merito di alcuni pionieri fra i quali Carlo Gancia. Risale invece al 1907 la tecnica industriale di produrre spuma. L’ingegner Charmat, partendo da uno studio del famoso enologo francese Maumené, arrivò a realizzare un pratico metodo che consisteva nel provocare in autoclave la seconda fermentazione responsabile della presa di spuma del vino, e nell’eliminare i sedimenti dei lieviti per filtrazione prima dell'imbottigliamento a pressione.
Gli spumanti oggi si classificano in due modi:
- secondo gli uvaggi utilizzati, distinti in uve e sapore semplice (Pinot, Riesling, Chardonnay ecc.) e uve aromatiche (Moscato, Malvasia ecc.);
- secondo la tecnica d’elaborazione, che vede il metodo classico o Champenoise contrapposto a quello in autoclave o Charmat.
Fonte Taccuini Storici
Gli spumanti oggi si classificano in due modi:
- secondo gli uvaggi utilizzati, distinti in uve e sapore semplice (Pinot, Riesling, Chardonnay ecc.) e uve aromatiche (Moscato, Malvasia ecc.);
- secondo la tecnica d’elaborazione, che vede il metodo classico o Champenoise contrapposto a quello in autoclave o Charmat.
Fonte Taccuini Storici