Il vino realizzato dagli Etruschi rimase a lungo rinomato ed apprezzato. Nell’età romana imperiale il settore vitivinicolo non si sviluppò, registrando un arretramento di rilievo nell’Alto Medioevo per le continue tenzoni di potere. Una ripresa della viticoltura toscana si ebbe intorno al XII sec. con la fioritura di vigneti un po’ ovunque. Nel cuore di Firenze, tutt’oggi, esistono via della “Vigna vecchia” e via della “Vigna nuova”. Era il 1282, quando i negozianti di vini si costituirono nella corporazione della “Arte dei Vinattieri”, e sempre di quel periodo sono le informazioni sui vitigni Greco, Trebbiano, Malvasia, Aleatico. Nel ‘500, Sante Lancerio ci segnala la Vernaccia di San Gimignano, gli ineguagliabili moscatelli di Porto Ercole e l’eccellente Montepulciano. Il Bacci elogia invece i vini: valdarnesi, aretini, lucchesi, pistoiesi. Sarà poi nel Bacco in Toscana pubblicato dal Redi nel 1685, che sarà possibile rintracciare ulteriori giudizi sui vini della regione Toscana. In seguito, dopo la metà del ‘700, la viticoltura e l’agricoltura in generale fecero un salto qualitativo con la nascita dell’Accademia dei Georgofili. Socio di quell’associazione fu anche Bettino Ricasoli che a fine ‘800, nelle sue cantine di Brolio, studiò con quali uvaggi ottenere un vino più moderno rispetto all’’antico “Vermiglio”, troppo corposo e denso. La sua impresa riuscì, e lo stesso ministro dell’agricoltura dell’epoca, arrivò a dichiarare che la Toscana era la prima regione italiana a produrre un vino rosso da pasto con caratteristiche apprezzate dai consumatori. Da allora, dopo il “Falerno” dell’antichità, il Chianti è il vino che ha saputo procurarsi maggiore reputazione internazionale. Fra i vitigni coltivati in Toscana quello più impiantato è il Sangiovese, presente con le sue uve in tutte le DOC della regione, e sposato eccellentemente a Trebbiano, Canaiolo, o Malvasia Toscana. Oggi accanto a stelle di prima grandezza come Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano, ci sono zone importantissime come Bolgheri, famosa per i vini a base di Cabernet (Sassicaia) e Merlot, o la maremma grossetana con il Morellino di Scansano e DOC limitrofe.
Fonte documentale Taccuini storici
Fonte documentale Taccuini storici